“Il nuovo Palais de la Découverte aggiorna l’ambizione visionaria dei suoi fondatori”

L' annullamento degli eventi previsti al Palais de la Découverte da giugno, le incertezze sui tempi e sulle condizioni di riapertura di questa istituzione, nonché le dimissioni del presidente di Universcience, Bruno Maquart , il 12 giugno, suscitano grande preoccupazione per il successo di questo progetto.
Nel 2020, approfittando della chiusura degli edifici del Grand Palais per lavori di ristrutturazione, Universcience, istituzione pubblica che comprende il Palais de la Découverte e la Cité des Sciences et de l'Industrie, ha avviato, con l'approvazione delle autorità di vigilanza, il completo rinnovamento dell'offerta per i visitatori del Palais d'Antin. Il CNRS è il suo partner scientifico di riferimento. I team di Universcience (museografi, mediatori scientifici, architetti, ecc.) lavorano a stretto contatto con nove curatori scientifici e un centinaio di esperti provenienti da numerose istituzioni (università, Commissione francese per l'energia atomica e le energie alternative, Conservatorio nazionale delle arti e dei mestieri, Centro nazionale di studi spaziali, École des Mines, ecc.), mobilitati per definire il contenuto dell'offerta. Al loro fianco, un project manager e decine di fornitori di servizi contribuiscono a rendere tangibile questo progetto di sviluppo nel Palais d'Antin. Frutto di una riflessione comune al servizio della cultura, sostenuta da importanti sponsorizzazioni, il progetto è ora pronto per essere implementato in loco, con 19 milioni di euro impegnati e 13 milioni già spesi.
Il nuovo Palais de la Découverte rinnova l'ambizione visionaria dei grandi scienziati che lo fondarono nel 1937: raggiungere tutti per ispirare meraviglia attraverso la scienza, farne un linguaggio condiviso per comprendere il mondo e ispirare vocazioni. Forma un insieme coerente all'altezza delle sfide, articolato in diverse offerte che si adattano in tempo reale all'attualità e al bisogno di informazioni affidabili e verificate. Con questa riprogettazione, il Palais si posiziona come un vero e proprio crocevia europeo per la mediazione scientifica, all'incrocio tra conoscenza, ricerca d'avanguardia e cultura democratica.
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Le Monde